Morfologia dell'ape adulta
, organi e caratteristiche;
la covata e il suo sviluppo .
Operaia
Regina
Fuco
Il corpo dell'ape è costituito da un esoscheletro chitinoso
la cui rigidità lo fa apparire come scheletro esterno esso
si suddivide in tre segmenti : capo, torace e addome.
IL CAPO
E’ mobile e unito al torace da un collo sottilissimo è composto
da: -Due occhi laterali coperti
di peli microscopici, composti da circa 3000 faccette (OMMATIDI)
la cui superfice appare formata da decine di esagoni. L’occhio
dell’ape è sensibile all’ultravioletto e insensibile al
rosso che è percepito come nero.
-Da tre occhi semplici detti Ocelli situati sulla parte
superiore della testa per la visione ravvicinata al buio
e all’interno dell’alveare.
-Da due antenne orientabili costituite da un tronco detto
Scapo sul quale si innesta una frusta costituita da 12 articoli
detto Flagello.
Le antenne sono gli organi di senso dell'ape rivestono quindi
funzioni olfattive ,tattili e comunicative.
-Dall' apparato boccale fornito di due mandibole che servono
per plasmare la cera, raccogliere la propoli , aprire i
calici dei fiori , rompere gli opercoli di cera etc.
Inoltre vi è anche una ligula o proboscide che serve ad
aspirare il nettare e l’acqua. La lunghezza della ligula
può variare come abbiamo visto da 5,5 mm a 7. La ligula
dei fuchi è molto più corta
di quella delle operie e poco adatta a bottinare il nettare.
(La lunghezza della ligula è molto importante , da essa
infatti dipende , generalmente ,se un determinato fiore
e' o non e' recettivo per l'ape , di conseguenza se è o
non è una specie apistica)
-Dalle ghiandole ipofaringee e mandibolari necessarie per
la secrezione della gelatina reale, situate all'interno.
IL TORACE
E’ costituito da tre segmenti uniti tra loro. Su ciascun
segmento si
articolano un paio di zampe mentre sul secondo e terzo sono
articolate due paia di ali membranose. Le zampe sono costituite
dalle seguenti parti tra loro articolate :
anca o coxa, trocantere, femore, tibia, tarso.
Il tarso comprende un grande articolo prolungato, da quattro
piccoli articoli terminanti con due artigli e una ventosa.
Le zampe anteriori sono munite di un intaglio a lunotto
per pulire le antenne.
Le zampe intermedie sono munite di uno sperone per staccare
le pallottole di polline delle cestelle, dentro le celle
dei favi, all’arrivo nell’alveare.
Le zampe posteriori sono munite di cestelle dove viene accumulato
e trasportato il polline sotto forma di pallottole.
Le ali sono membranose, muscolose, cave e trasparenti e
tese su una nervatura rigida. Le due ali anteriori sono
articolate sul secondo anello o mezzo torace mentre le due
posteriori sono articolate sul terzo anello metà torace.
. La frequenza dei battiti alari di un’ape può variare tra
i 180 e250 cicli al secondo.
L’ADDOME
L’addome delle api è costituito da dieci segmenti chitinosi
disposti pero' in modo da apparire solo sette. Il primo
si è incorporato col metatorace , i successivi sono ripartiti
in 12 mezzi segmenti , 6 dorsali e 6 ventrali .Lateralmente
su ogni segmento si trovano due fori (stigmi) dai quali
l'ape respira
Sotto l’addome sono situate le ghiandole ceripare necessari
alla secrezione della cera per la costruzione dei favi dalle
quali fuoriesce con forme pentagonali sull’ultimo segmento
si trova il pungiglione ( solo nelle femmine operaie e regine)
.
Nell’addome sono contenuti molti organi essenziali quali
:
La vescichetta melaria, una sorta di ampolla nelle quale
le api raccolgono il nettare e l’acqua per trasportarli
nell’alveare.
Solo una piccola parte passa nello stomaco come alimento
per le stesse.L’intestino medio con funzione digestiva degli
alimenti. L’intestino posteriore comprendente l’ampolla
rettale dove si
accumulano le deiezioni e vengono trattenute anche per diverse
settimane in caso di avverse condizioni atmosferiche prima
della loro espulsione.L’apparato circolatorio per la circolazione
dell’endolinfa necessaria ad alimentare i vari tessuti e
organi.Il sistema nervoso costituito come in tutti gli imenotteri
da gangli perisofagei e da una catena gangliare ventrare.I
tubi Malpighiani che hanno funzioni escretorie e il compito
di convogliarli all’ingresso dell’intestino posteriore.
La ghiandola di Nasanoff, visibile ad occhio nudo quando
la sfoderano come richiamo attrattivo con l’emissione di
un feromone che esplica questa funzione.
Un discorso a parte va fatto per gli organi riproduttori
, essi sono sono atrofizzati nelle operaie, attivi invece
nalla regina e nel fuco : Nella regina sono costituiti da
due ovari piriformi a loro volta formati da 180 ovarioli
ognuno dove si formano e maturano le uova prima della loro
emissione. L’uovo maturo attraversa l’ovidutto dove sbocca
il dotto della vescichetta spermatica. Quando l’uovo deve
dare luogo alla nascita di un’operaia o di una regina viene
fecondato dagli spermatozoi, quando invece deve dar luogo
ad un fuco esso passa senza ricevere gli spermatozoi in
quanto l’uovo del fuco si sviluppa per partenogenesi.
Nel fuco esso è costituito da due testicoli, due vescichette
seminali dove sono contenuti gli spermatozoi e dall’apparato
copulatore che si strappa all’atto della fecondazione della
regina e il fuco muore.
Lo sviluppo della covata ; le caratteristiche .
L’uovo dell’ape , di colore bianco perla misura 1,5 mm di
lunghezza e 0,3 mm di diametro. Appena deposto viene "incollato"
al fondo della cella in posizione verticale con la parte
piu'
sottile rivolta in basso , da una gocciolina di liquido
adesivo emesso dalla stessa regina .
L’uovo deposto si adagia dopo tre giorni sul fondo della
cella e schiude una larva più piccola dell’uovo stesso.
Quest'ultima di aspetto bianco perla somiglia a un piccolo
vermiciattolo .
Nutrita con gelatina reale (solo per i primi tre giorni
quelle di operaia e di fuco)ha uno sviluppo rapidissimo
tanto è vero che nel giro di 72 ore si acciambella ( con
la caratteristica forma ad "C" visibile anche nella foto
in alto) occupando l’intero fondodella cella. La larva subisce
cinque mute .
Finita di crescere la larva si distende con la testa rivolta
verso l’apertura ed è pronta per trasformarsi in ninfa.
E’ in questo stadio che avviene l'opercolamento , le celle
vengono "tappate" alla sommita' con un opercolo di cera
, al loro interno si assiate alla metamorfosi :
cominciano a formarsi tutti gli organi che a seconda della
casta portano in tempi diversi all’insetto perfetto (è questa
una delle fasi piu' delicate per il buon andamento dell'intero
apiario , da una covata normale , dipende infatti
la salubrità dell'intera famiglia e proprio in questa fase
vi si possono arrecare i danni piu' gravi sopratutto a causa
di patologie , varroasi in primis , che causano l'imperfezione
dell'insetto).
Dalla deposizione dell’uovo allo sfarfallamento i tempi
sono diversi per l’operaia il fuco e la regina (vedi foto
a fianco ).
L’operaia impiega 21 giorni, il fuco 24 e la regina 16.
Dopo questo tempo l’insetto rosicchia l’opercolo e sfarfalla
dando inizio alle attività alle quali è chiamato a compiere.
E' bene , inoltre sapere che per un corretto sviluppo sia
l'ovicino che la larva hanno bisogno di temperatura di 30°-35°
mantenuta costante dalle operaie che affollano i favi .
Azienda
Agricola Emanumiele
di Vitale Maria
via Cavour n°94 98070
Galati Mamertino (ME)
tel.0941.434257 fax 0941.436149 cell.0347.7181525
e-mail: giacomoemanuele@tiscalinet.it